Visti
Soprattutto i Paesi Arabi e i Paesi del Sud America richiedono particolari formalità (apposizione di visti) per i documenti di importazione di merci dall’Italia.
La Camera di commercio può apporre i seguenti 3 tipi di visto:
1. Visto poteri di firma
L’ex visto “conformità firma” è stato sostituito dal “visto poteri di firma” del dichiarante e viene apposto sulle dichiarazioni rese sulla carta ufficiale dell’impresa da parte del legale rappresentante o di un procuratore, in base alle informazioni contenute e verificabili dal Registro delle imprese o da atti notarili, per esempio su:
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Fatture di esportazione
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Dichiarazioni
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Contratti
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Scritture private
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Dichiarazioni varie
2. Visto per deposito
Il visto riguarda documenti emessi da un Organismo o Ente ufficiale (Organismi internazionali, Istituti Nazionali di Certificazione, Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, ecc.), la cui esattezza e credibilità la Camera di commercio non può accertare.
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Certificati sanitari
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altre tipologie di certificati
3. Legalizzazione delle firme
(viene apposto esclusivamente come ulteriore visto ad un Certificato di Origine o ai già menzionati visti)
La cosiddetta legalizzazione consiste nell‘apposizione di un ulteriore visto per l’autentica della firma del funzionario della Camera di Commercio apposta sul Certificato di Origine o sui documenti per l’esportazione. I funzionari camerali alla legalizzazione delle firme - con specifica delega - sono comunicati in via preliminare a tutte le Autorità competenti (Ambasciate estere in Italia, Prefetture, Ministeri interessati).
Questa richiesta è facoltativa, diventando invece obbligatoria in caso di export in alcuni paesi (PDF 260 kB).
Legalizzazione dal Consolato
La legalizzazione apposta dalla Camera di commercio non sempre è sufficiente a perfezionare la validità del documento all'estero;
I Paesi arabi, in particolare, possono richiedere che il documento vistato e legalizzato dalla Camera di commercio venga ulteriormente legalizzato da organismi intermedi (es. JIAC - Joint Italian Arab Chamber of Commerce) o dal proprio Consolato.
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