Camera d commercio di Bolzano
Barometro dell’economia - Edilizia

Barometro dell’economia - Edilizia

Cresce la preoccupazione nell’edilizia altoatesina

Data: 
Martedì, 09 Agosto 2022
Ora: 

L’edizione estiva del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano mostra un deterioramento del clima di fiducia delle imprese del settore edile altoatesino. Il forte rincaro dell’energia e dei materiali da costruzione e l’incertezza sul futuro andamento della domanda riducono le attese riguardo alla redditività e all’evoluzione dei fatturati nell’anno in corso. Anche le intenzioni di investimento sono decisamente in calo.

Il livello di attività nel settore edile si conferma elevato, con un grado di utilizzo della capacità produttiva che, nelle branche dell’ingegneria civile e della costruzione di edifici, supera il 90 percento. Ciononostante, il clima di fiducia tra le imprese del comparto è peggiorato rispetto alla precedente rilevazione primaverile. Le imprenditrici e gli imprenditori intervistati prevedono una crescita dei fatturati più contenuta rispetto allo scorso anno e quasi un quarto di loro teme che quest’anno la redditività sarà insoddisfacente.

Ancora più critiche appaiono le valutazioni sulle condizioni quadro in cui le imprese si trovano a operare. I costi risentono fortemente dell’impennata dei prezzi dei materiali da costruzione e dell’energia e in molti casi ciò costringerà a incrementare ulteriormente i prezzi alla clientela. Al contempo, l’incertezza sul futuro andamento della domanda frena l’attività di investimento.

La generale incertezza vissuta dal settore si riflette anche sul mercato del lavoro. Per la prima volta dal 2015, l’andamento dell’occupazione nel comparto edile mostra una leggera flessione: nella prima metà del 2022, il numero dei lavoratori dipendenti si è attestato appena al di sotto della soglia delle 17.800 unità, ovvero l’1,9 percento in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Guardando alle singole branche del settore edile, il ridimensionamento più marcato del clima di fiducia riguarda il comparto della costruzione di edifici, con il 28 percento delle imprese che prefigura una redditività insoddisfacente nel 2022. Anche nella branca dell’impiantistica e dei lavori di completamento le imprese intervistate lamentano un generale peggioramento del contesto operativo, in particolare per quanto concerne i costi dei materiali e la puntualità dei clienti nei pagamenti. Le previsioni di redditività sono migliori nel comparto dell’ingegneria civile, dove l’86 percento delle imprese confida di poter conseguire anche quest’anno una redditività soddisfacente, nonostante un ridimensionamento del giro d’affari.

Il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, ricorda il ruolo cruciale degli investimenti pubblici per lo sviluppo del settore edile nei prossimi anni: “È fondamentale che le risorse disponibili vengano spese in modo efficiente. Per la realizzazione dei progetti occorre garantire alle imprese locali condizioni eque di partecipazione agli appalti. Solo così si potranno massimizzare i benefici degli investimenti per l’economia locale.”

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it.

Seguono i commenti dei rappresentanti delle associazioni di categoria

Michael Auer, Presidente del Collegio dei Costruttori Edili   
“L’enorme insicurezza cui assistiamo a livello generale sta creando problemi anche all’edilizia e le oscillazioni estreme dei prezzi rappresentano una forte minaccia per le imprese. L’adeguamento del listino prezzi previsto nel “Decreto aiuti” e la relativa compensazione dei prezzi vanno messi in pratica urgentemente per evitare di mettere a rischio molte aziende e i relativi posti di lavoro.”

Markus Bernard, Presidente del gruppo provinciale edilizia di LVH-APA
“Attualmente siamo in una situazione difficile. Le aziende soffrono per l’aumento esplosivo dei prezzi delle materie prime e dell’energia. L’inflazione elevata induce molti privati a mettere da parte i propri progetti di costruzione e attendere. Anche il settore pubblico sta rinviando gli investimenti. Inoltre, nei Comuni c’è una certa incertezza nell’interpretazione della nuova legge sulla pianificazione territoriale. Di fatto, l’attività edilizia è in calo già dal tardo autunno.”

Rodolfo Gabrieli, Presidente Unione Costruzioni CNA-SHV Alto Adige
“L’instabilità, sia per quanto riguarda i bonus edilizi che per il quadro politico generale del Paese, è la spada di Damocle sulla testa delle nostre aziende, che da mesi resistono al caro prezzi delle materie prime e dell’energia e alla mancanza della cessione di credito ai privati. Come CNA chiediamo da tempo interventi mirati, come un migliore accesso al credito per ridare liquidità alle PMI in difficoltà e soluzioni territoriali per tagliare i costi energetici.”

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